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ToggleI matsuri sono i festival dei santuari shintoisti (神社, jinja), i luoghi di culto della religione autoctona giapponese. La parola “matsuri” significa “festa” o “preghiera” e deriva dal termine sonaetatematsuru che si può tradurre “presentare delle offerte alla divinità”. I santuari shintoisti li celebrano per festeggiare le divinità legate a dei particolari eventi stagionali, come l’inizio del nuovo anno o la semina del riso, o per ottenere la protezione degli dèi.
Ma in cosa consiste veramente un matsuri? Vi si può prendere parte pur non essendo shintoisti? E quali sono i festival più importanti del Giappone?
Leggi l’articolo fino in fondo per scoprirlo.
La religione shintoista
In giapponese shinto (神道) significa letteralmente “via degli dèi”: si tratta di una religione nata e tramandata da molti secoli prima dell’avvento del buddhismo il cui credo si fonda sull’esistenza di divinità chiamate kami e sul rapporto spirituale tra uomo e natura.
I kami shintoisti hanno forme e origini diverse: alcune divinità sono autoctone giapponesi e rappresentano un determinato elemento naturale come il sole, il vento o il fuoco. Altre si occupano di vegliare sui raccolti o sulla vita domestica. Per finire, nei secoli il pantheon shintoista si è arricchito anche di dèi stranieri importati dalla Cina o dall’India.
Lo shintoismo non ha alcun testo sacro di riferimento: i rituali sono stati sempre tramandati oralmente e le pratiche religiose possono variare leggermente di santuario in santuario. Tuttavia, il credo shintoista è sopravvissuto per millenni e continua a essere praticato in tutto il Giappone.
Se vuoi saperne di più, ti rimandiamo al nostro articolo dedicato allo shintoismo.
L’origine del matsuri
La pratica del matsuri ha origine da un rituale shintoista molto curioso: per assicurarsi il favore degli dei, i fedeli li invitavano a banchettare insieme a loro. Dopo aver formalmente invitato le divinità a cena, presentando offerte di cibo e sakè sull’altare, i fedeli si trattenevano per consumare il pasto in compagnia delle divinità.
Oggi questa pratica si è evoluta: il matsuri non è più solo un modo per umani e divinità di stringere un rapporto amichevole, ma è diventato un’occasione di svago e un modo per celebrare la tradizione giapponese più autentica.
Durante questi festival– che possono durare anche svariati giorni – i santuari shintoisti si riempiono di visitatori: si tratta di un’occasione in cui gente del posto e turisti possono ritrovarsi in allegria.
In cosa consiste il matsuri?
Oggi il significato dei matsuri non è più solo prettamente religioso, ma anche ricreativo e sociale. L’usanza di presentare offerte agli dèi è rimasta intatta, anche se adesso non si tratta più soltanto cibo e sakè, ma anche di oggetti e denaro. Ma partecipare a un matsuri va ben oltre l’offrire qualcosa a un dio.
Nei giorni di festa, infatti, i santuari organizzano delle vere e proprie fiere con bancarelle di street food, venditori ambulanti e giochi. Le festività sono continuamente animate da danzatori e suonatori di musica tradizionale gagaku e tamburi taiko, sfilate in costumi d’epoca e dal perenne profumino di cibo cotto alla piastra.
Inoltre, le tradizioni di portare le divinità in giro per il quartiere a bordo di un palanchino detto omikoshi e di far sfilare dei carri decorati durante i festival shintoisti si sono diffuse in tutto il Giappone.
I santuari shintoisti, che in genere si trovano in delle vere e proprie oasi di verde, durante i matsuri vengono decorati con ghirlande di piante e fiori di stagione, uno spettacolo davanti al è impossibile non restare a bocca aperta.
Devo essere shintoista per assistere a un matsuri?
La risposta è: no! Anzi, per chi viaggia in Giappone, assistere a un matsuri è un’esperienza assolutamente imperdibile. Si tratta di un momento in cui mescolarsi con la gente del posto e vivere insieme una delle tradizioni più antiche del Giappone. In estate, inoltre, i matsuri sono un evento particolarmente atteso perché rappresentano l’occasione perfetta per sfoggiare dei coloratissimi kimono estivi, gli yukata.
I matsuri più famosi del Giappone
Sebbene in tutti i santuari si organizzino dei festival in occasione delle ricorrenze shintoiste più importanti (come ad esempio l’Anno Nuovo, il Setsubun e il Tanabata), ogni città in Giappone è conosciuta per uno o più matsuri in particolare.
Per chi vuole visitare il Giappone e sta creando un itinerario, può essere interessante sapere quando e dove si svolgono i festival giapponesi più famosi. Ecco qui una breve lista per i più curiosi:
Matsuri a Tokyo:
- Kanda Matsuri: famoso per le sue colorate processioni e per l’usanza di trasportare un palanchino che ospita la divinità (omikoshi) in giro per il quartiere. Si tiene ogni anno intorno al 15 maggio.
- Chichibu Yomatsuri: si tratta di un festival notturno che, oltre a ospitare dei carri decorati e varie bancarelle di street food, offre uno spettacolo di fuochi d’artificio.
Matsuri a Kyoto:
- Aoi Matsuri: è un festival che dura vari giorni, ma il culmine dei festeggiamenti si ha nella mattinata del 15 maggio, quando un corteo di figuranti abbigliati in abiti tradizionali di epoca Heian scortano la saiōdai (la sacerdotessa imperiale) dal palazzo imperiale attraverso i santuari di Shimogamo e Kamigamo.
- Gion Matsuri: si tratta del matsuri più grande di tutto il Giappone e ha origini antichissime. I festeggiamenti durano per tutto il mese di luglio, ma raggiungono il loro apice il 17, quando dei carri riccamente decorati alti più di 20 metri vengono fatti sfilare in processione attraverso le strade di Shijo, Kawaramachi e Oike.
- Jidai Matsuri: il festival ha luogo il 22 ottobre e consiste in una bellissima sfilata in costume, dove i figuranti indossano gli abiti tradizionali in moda durante gli oltre mille anni in cui Kyoto è stata capitale. Per gli appassionati di storia è uno spettacolo mozzafiato.
- Kurama no Hi Matsuri: uno dei festival più suggestivi del Giappone, consiste in una processione in cui gli uomini del villaggio di Kurama (appena fuori Kyoto) trasportano in spalla delle enormi fiaccole incendiate. I festeggiamenti iniziano la sera del 22 otobre e continuano fino a notte inoltrata.
Altri matsuri:
- Takayama Matsuri: un festival a dir poco spettacolare. Dei carri sontuosamente decorati vengono fatti sfilare per le strade della città vecchia di Takayama. È considerato uno dei più belli di tutto il Giappone e avviene ben due volte l’anno: il 14-15 aprile e il 9-10 ottobre.
- Tenjin Matsuri: il festival, legato al santuario di Tenmangu, ha luogo ogni anno il 24 e 25 luglio a Osaka. È un evento molto atteso per via della spettacolare parata di navi decorate di lanterne che per la sfilata dei figuranti animata da tamburi e danze tradizionali. Alla fine dei festeggiamenti, in genere, si può assistere a un grandioso spettacolo pirotecnico.
- Nebuta Matsuri: questo festival, che si tiene ogni anno tra il 2 e il 7 agosto, è famoso per i suoi carri pieni di lanterne di carta (alcune grandi oltre 10 metri). Oltre a costituire uno spettacolo davvero suggestivo, si tiene ad Aomori, una delle province più fresche del Giappone. Un’ottima meta per chi decide di viaggiare in estate.
- Awa Odori: nei giorni dell’Obon, la ricorrenza buddhista dei morti che si festeggia tra il 12 e il 15 agosto, in tutto il Giappone ci si riunisce per ballare le danze del bon odori. L’Awa Odori di Tokushima è senz’altro il bon odori più famoso del Giappone.
Se vuoi partecipare a un matsuri e ti serve una mano per costruire un itinerario su misura, contattaci per ricevere una consulenza. Se invece preferisci viaggiare in compagnia di altre persone appassionate di Giappone, dai un’occhiata ai nostri viaggi di gruppo!